MAConDA

Nel luglio 1966 Lidio Bozzini, proprietario della casa editrice Editalia, fonda la galleria Qui Arte Contemporanea e lancia l´omonima rivista che esce fino al 1977. Gli spazi di via del Corso 525 sono inaugurati con una collettiva dedicata agli “artisti fondatori”: Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Lucio Fontana, Leoncillo e Piero Sadun. Complice l´attività parallela della rivista la galleria può avvalersi, nei testi che introducono i suoi cataloghi, di importanti contributi critici, qualificandosi presto come un vivace spazio di discussione e confronto. Attraverso mostre come La terza dimensione (1967) cui prendono parte, tra gli altri, Jannis Kounellis, Sergio Lombardo e Pino Pascali, la galleria rivela una volontà di aggiornamento sui più recenti e sperimentali sviluppi dell´arte italiana. Sulla stessa linea si collocano la mostra a tre Fabro Paolini Kounellis (1968), la collettiva I materiali (1969) e la personale Vedo di Giulio Paolini (1970). Parallelamente Qui Arte Contemporanea continua a proporre opere di maestri italiani della generazione precedente come Toti Scialoja, Alberto Burri e Antonio Scordia, mantenendo viva l´attenzione per l´astrattismo romano e avviando un decisivo recupero del Futurismo con personali di Gerardo Dottori e Giacomo Balla. Trasferitasi nel 1998 in viale Buozzi, la galleria è attiva ancora oggi col nome Galleria Edieuropa Qui Arte Contemporanea presso la sede di piazza Cenci 56.

Bibliografia sommaria

G. Carandente, Una rivista, una galleria 1966-76, in «Qui Arte Contemporanea dieci anni», catalogo di mostra (Galleria Editalia Qui Arte Contemporanea, Roma, 10 dicembre 1976-22 gennaio 1977), Roma, Galleria Editalia Qui Arte Contemporanea 1976;

Qui arte contemporanea, numero monografico di «Sofà», VI, n. 18, 2012;